STIMOLAZIONE COGNITIVA


L'area riabilitativa di tipo cognitivo, finalizzata a rafforzare le abilità cognitive residue e contenere il decadimento di quelle compromesse dalla malattia, comprende i seguenti interventi terapeutici:

CST
La Cognitive Stimulation Therapy (CST) di Spector et al. (2003) è un intervento psicosociale che pone l'accento sull'individuo piuttosto che sulla demenza. Qui la persona è al centro: questo intervento considera la storia di vita, le capacità conservate, gli interessi e i gusti personali, e cura un clima di rispetto, di appartenenza al gruppo, di divertimento. La CST è un trattamento di stimolazione cognitiva dimostratosi efficace, rivolto a persone con demenza di grado lieve e moderato. Il protocollo, validato e standardizzato, ha dimostrato di produrre gli stessi benefici cognitivi raggiunti con il trattamento farmacologico. Vi sono altresì evidenze dell'efficacia della CST su aspetti quali la qualità di vita percepita dai partecipanti e le abilità di base della vita quotidiana che migliorano dopo l'intervento. Il protocollo prevede che si svolgano due cicli di CST, uno di base e uno di mantenimento, con 14 sedute due volte alla settimana con un gruppo ristretto di partecipanti (5/6) e con la somministrazione di pre e post test per valutare l'efficacia dell'intervento.

TERAPIA DELLA REMINISCENZA - LIFE REVIEW THERAPY
La Terapia della Reminiscenza consiste in un intervento riabilitativo psicosociale in cui grande importanza assumono "i ricordi", considerati spunto per stimolare le risorse mnesiche residue e per recuperare esperienze emotivamente piacevoli. Fondandosi sulla naturale propensione dell'anziano a rievocare il proprio passato, tale intervento utilizza il ricordo come strumento indispensabile per gettare un ponte tra passato, presente e futuro, al fine di interpretare e vivere meglio la realtà quotidiana. Tale processo si sviluppa potenziando le capacità mnesiche remote, integrando i ricordi passati con quelli recenti e ampliando la memoria recente. La Terapia della Reminiscenza si svolge in modo informale (spontaneamente durante gli incontri giornalieri) o inserita nell'ambito di un'attività strutturata, individuale o di gruppo. In quest'ultimo caso i pazienti in una prima fase vengono incoraggiati a parlare del loro passato, a ricordare e riportare al gruppo esperienze vissute durante l'età adulta e l'infanzia; successivamente, vengono stimolati a verbalizzare i loro problemi attuali e ad ascoltare quelli degli altri favorendo un processo di introspezione e comprensione empatica, così da raggiungere un sempre maggior adattamento al presente ed un miglior livello di socializzazione. L'utilizzo di questa metodica incide positivamente nell'allenamento mentale necessario per l'attività introspettiva, arricchendo i propri ricordi e facilitando gli aspetti relazionali.

LETTURA DEL QUOTIDIANO
La lettura del quotidiano è un'ottima attività per stimolare l'opinione critica e il ragionamento e mantenere l'esercizio delle abilità cognitive. L'ascolto della lettura del quotidiano da parte degli anziani è un momento in cui gli ospiti vengono aggiornati su quanto accade al di fuori di Quinta Stella, così da far mantenere loro il più possibile il contatto con il mondo esterno. La stimolazione cognitiva e la riattivazione emotiva passano attraverso la discussione in gruppo riguardante temi di attualità. Gli ospiti vengono invitati ad esprimere il proprio punto di vista e a confrontarsi tra di loro. Viene incoraggiato il recupero di ricordi passati come prospettiva attraverso la quale osservare gli eventi quotidiani, le mode del momento e il ruolo della donna e dell'uomo nella società di oggi. Inoltre, la rievocazione della propria biografia e il confronto con quella dell'Altro, aiuta la persona a conservare il senso di sé, e a recuperare una progettualità che sia adeguata al nuovo contesto esistenziale. La psicologa conduce il gruppo di lettura tutte le mattine.

TERAPIA BASATA SULL'ACCETTAZIONE DELLA REALTà NELLA QUALE IL PAZIENTE è CONVINTO DI VIVERE - VALIDATION THERAPY
La Teoria della Validazione viene proposta come tecnica di comunicazione con pazienti affetti da demenza che credono di vivere in periodi precedenti della propria vita. Tale tecnica si fonda sulle capacità di ascolto dell'operatore: egli deve cercare di mettersi dal punto di vista dell'anziano, guardando il mondo con i suoi occhi al fine di creare contatti emotivi significativi. Il principale obiettivo non consiste nel riportare il paziente alla realtà attuale, piuttosto nel sintonizzarsi con il suo "mondo interiore" per cercare di comprendere quali sono i sentimenti, le emozioni e i comportamenti che derivano da questo suo rivivere esperienze, relazioni e conflitti passati. Le finalità di questo metodo perciò si concretizzano nel migliorare la comunicazione verbale e non verbale, dare un senso al presente riducendo lo stato di tensione emotiva, restituire al soggetto la sua dignità e dare un senso alla sua vita. Gli operatori di Quinta Stella sono formati a utilizzare la Validation Therapy nella comunicazione abituale. La psicologa condivide e istruisce i familiari a comunicare con i propri cari secondo i principi della Validation Therapy.

LA STIMOLAZIONE MULTISENSORIALE: L'APPROCCIO SNOEZELEN
Quinta Stella ha una stanza Snoezelen dove la psicologa svolge trattamenti individuali volti al contenimento dei disturbi comportamentali (wandering, agitazione psicomotoria, affacendamento afinalistico, aggressività verbale e fisica, vocalizzazioni persistenti). Il trattamento Snoezelen è un intervento terapeutico finalizzato alla promozione del benessere nella persona, attraverso la stimolazione controllata dei cinque sensi, utilizzando effetti luminosi, colori, suoni, musiche, profumi.

"Snoezelen è un approccio mirato alla ricerca di un contatto con il mondo interno dei pazienti attraverso la stimolazione dei sensi, atto a migliorare il benessere delle persone"

Derivato da due verbi olandesi, ‘Sniffen' e ‘Doezelen', il termine Snoezelen è stato inizialmente introdotto nel 1970 come intervento per le persone con disabilità intellettiva, con l'intento di ridurre gli effetti negativi della deprivazione sensoriale, come urla e comportamenti dirompenti. L'applicazione clinica della Snoezelen è stata estesa dall'ambito delle disabilità intellettive a quello delle demenze. Queste due popolazioni condividono alcune caratteristiche tra cui la presenza di deficit cognitivi e le difficoltà comunicative. Queste difficoltà portano spesso ad una condizione di isolamento e distacco dalla realtà circostante; a tal riguardo, tra gli scopi perseguibili attraverso il trattamento Snoezelen vi è proprio quello di ricercare un contatto con il mondo interno delle persone attraverso la stimolazione sensoriale. Le persone con demenza, inoltre, hanno una più bassa soglia di tolleranza allo stress, e quindi una limitata capacità di fronteggiare le esigenze ambientali. In genere si manifestano comportamenti disadattivi in caso di sovraccarico ambientale o di deprivazione sensoriale, quindi sia nel caso in cui la stimolazione ambientale è maggiore del livello di adattamento della persona che quando sussistono bassi livelli di stimolazione sensoriale. Gli studi sulla deprivazione sensoriale, condotti tra gli anni '50 e '60, dimostrano infatti gli effetti dannosi di un ambiente sensoriale non stimolante sui processi mentali di individui giovani sani già dopo un breve periodo di tempo. Uno studio ha riportato che i partecipanti di una ricerca collocati in un ambiente sensoriale deprivato (anche solamente per 1 ora), hanno sperimentato agitazione, ansia, allucinazioni e una ridotta performance ai test psicologici. Tuttavia, non appena i partecipanti sono stati collocati in un ambiente sensoriale stimolante, le anomalie comportamentali sono scomparse. Molti ricercatori considerano gli ambienti Snoezelen come terapie multisensoriali in cui le persone con demenza sono incoraggiate ad impegnarsi con stimoli sensoriali in un ambiente positivo e non stressante. Inoltre, la stanza Snoezelen non richiede un importante coinvolgimento delle abilità intellettive che potrebbero provocare sentimenti di fallimento o di inadeguatezza. L'obiettivo di questo intervento è quello di promuovere comportamenti positivi e ridurre quelli disfunzionali. Un ambiente multisensoriale promuove, nella persona con demenza, un senso di benessere generale, fornendo un'atmosfera di fiducia e di rilassamento. L'assunto alla base della stimolazione multisensoriale, fornita in ambiente Snoezelen, si fonda sulla convinzione che ogni individuo abbia un fondamentale bisogno di interazione e di essere coinvolto in attività piacevoli. L'ambiente Snoezelen è quindi un approccio innovativo, che mostra benefici a breve termine sui sintomi comportamentali e psicologici; si osservano, infatti, effetti immediati dopo ogni seduta.