PRINCIPI ETICI
RICONOSCERE IL VALORE DELL'ESSERE ANZIANO
Un'immagine emblematica della vecchiaia risale al poeta Virgilio, quando descrive l'eroe Enea che fugge da Troia in fiamme con il figlioletto per mano e il vecchio padre sulle spalle.
Si tratta anche di un'immagine chiara e semplice della vita umana: un continuum inscindibile in cui farsi carico del vecchio padre consente la proiezione verso il futuro del giovane figlio.
Riconoscere il valore della vecchiaia porta al rispetto per la sua individualità e a un intervento consapevole e personalizzato nei confronti dei suoi bisogni.
PRENDERSI CURA DELLA PERSONA NELLA SUA INTEREZZA
Curare non significa solo erogare un servizio, ma farsi carico dell'altro con tutti i suoi bisogni che lo rendono una persona unica ed esclusiva.
Se manca una visione unitaria ed evolutiva della vita umana, in cui ogni età ha la propria bellezza e il proprio valore, si rischia di impiegare, nell'approccio con gli anziani, strategie falsamente ottimistiche o meramente consolatrici. L'obiettivo primario è invece la valorizzazione della vita dell'anziano in tutta la sua dignità.
L'efficacia delle cure assistenziali passa attraverso il benessere psichico, relazionale e affettivo della persona.
METTERE LA PASSIONE NEL LAVORO DI CURA
L'uomo è fatto di tempo e la vita umana è la trama di un tessuto in cui ogni persona rappresenta un nodo che lega in sé molte altre vite; prendersi cura dell'anziano significa entrare in questi nodi e imparare a ricomprenderli tutti. E' necessaria una grande passione per svolgere il lavoro di assistenza, consapevoli del privilegio e della responsabilità di accompagnare l'ultima parte della vita, importante non solo per la persona che invecchia ma anche per coloro che a lei si sono annodati nel corso della sua storia.
GARANTIRE LA MIGLIORE QUALITA' DI VITA POSSIBILE IN OGNI TEMPO
La capacità di comprendere i bisogni della persona e la possibilità di soddisfarli pienamente garantiscono la buona qualità di vita all'anziano assistito. Tuttavia, quando ciò non è possibile, è fondamentale ogni azione rivolta a compensare lo stato di bisogno: limitare l'handicap, rieducare le funzioni, lenire il dolore, mantenere la lucidità, il conforto e la dignità del malato non è meno importante degli sforzi verso la guarigione. È però necessario mettersi sempre nei panni dell'altro per comprendere a fondo i suoi bisogni e i suoi desideri, per rispettarne le scelte e non sostituirsi alla sua volontà. Tale atteggiamento di ascolto e comprensione da parte degli operatori d'assistenza diviene fondamentale quando ci si rivolge a persone malate, non più consapevoli di sé e che non riescono a esprimersi.