NELLA NOSTRA FAMIGLIA È ARRIVATA LA DIAGNOSI DI DEMENZA


Articolo della psicologa dott.ssa Rachele di leo

Nella nostra famiglia è arrivata la diagnosi di demenza

La demenza è una malattia che coinvolge tutto il sistema familiare sia per l'impegno assistenziale, sia per gli aspetti emotivi e relazionali, sconvolgendone i delicati equilibri.
Assistere una persona affetta da demenza significa affrontare i suoi continui cambiamenti, comportamentali e cognitivi. Dal punto di vista psicologico, depressione e ansia sono i vissuti più diffusi, ma c'è di più.
Il percorso e i meccanismi difensivi che vengono messi in atto quando una famiglia incontra la demenza sono molto simili a quelli attuati dopo un lutto.
Si innescano le stesse dinamiche, ovvero:
I familiari attraversano progressivamente questi passaggi con tempi e modalità differenti, anche se non sempre si riesce ad arrivare all'ultima fase dell'accettazione.
I caregiver dunque sono le “vittime nascoste” della demenza (Tamanza, 1998) e necessitano di essere sostenuti nell' “arte della cura”: hanno bisogno di essere supportati, di trovare percorsi di aiuto, reti, interventi e formazione.
è necessario accompagnare non solo l'anziano, dunque, ma anche la sua rete primaria, affinché si possa garantire un benessere globale, del paziente fragile e dei suoi cari.
Il ‘prendersi cura' è diverso dal ‘curare': curare si lega ad una concezione di intervento clinico in cui prevale il lato biologico, il prendersi cura fa riferimento ad una concezione olistica della persona, fatta di bisogni organici, psicologici, relazionali ed emotivi.
E' bene che nel processo curativo ci occupiamo ad indirizzare le nostre energie nell' aiutare le persone a “stare bene” e “sentirsi bene” riuscendo così ad aggiungere vita agli anni e non anni alla vita.